Dopo la sconfitta nella Seconda guerra mondiale, la Romania divenne una nazione comunista nell'orbita dell'Unione Sovietica.
Nel 1948 venne abolita la monarchia e varata la Costituzione della Repubblica Popolare Romena.
Negli anni Sessanta i contrasti con l'Unione Sovietica, di natura principalmente economica, portarono ad una politica estera indipendente e, nel 1965, al varo della nuova Costituzione della Repubblica Socialista di Romania.
Nel 1965 iniziò il governo dittatoriale del presidente Nicolae Ceauşescu, che ebbe termine nel 1989 a seguito di una rivolta popolare.
Da allora la Romania è un paese democratico, la cui Costituzione si ispira ai modelli occidentali.
Ceauşescu e sua moglie furono condannati a morte il 25 dicembre, con l'accusa principale di genocidio e con l'aggravante di aver condotto la popolazione rumena alla povertà e di aver accumulato illegalmente ricchezze.
Il processo e l'esecuzione furono registrate. Il nastro fu subito trasmesso dai media. Il giorno seguente il nastro del processo e le foto dei loro corpi fu trasmesso dalla televisione per il pubblico rumeno.
È stato poi da allora ritrasmesso regolarmente sulla televisione nazionale ad ogni Natale.
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